Incastonata come un diamante tra la costa pescarese e il Gran Sasso,
Loreto Aprutino è una cittadina d' arte, di grande storia e di notevole
spessore culturale, tra le più belle d' Abruzzo.
L' antica Lauretum (da qui il nome il Lauro) si erge suggestiva
nell' antica terra dei Vestini sulla sommità di un colle a 307 metri a
sinistra del fiume Tavo tra immense distese di uliveti. Il suo centro
storico conserva intatta la propria fisionomia storico-architettonica e
il caratteristico aspetto medioevale di case e palazzi stretti intorno
al Castello e si mostra a chi arriva in paese in modo scenografico e di
grande impatto emotivo con la policromia delle facciate delle case e
l' ocra del mattone.
L' origine del paese è antichissima, come si evince dalle innumerevoli
testimonianze reperite in zona Fiorano dove le necropoli della
popolazione Vestina rinvenute sono tantissime e probabilmente risalgono
ad insediamenti italici del IV-V sec. A.C.
Il nucleo più antico di Castrum Lauretum è stato documentato a partire
dall' anno 884 e viene menzionato tra i possedimenti di Montecassino. Già
dal 1071 Loreto era divenuta contea normanna, successivamente entrò
nell' orbita degli Angioni. Nei secoli successivi la contea di Loreto fu
retta da potenti famiglie, dai D' Aquino ai D' avalos fino all' entrata in
vigore del codice napoleonico.
Il centro storico di Loreto Aprutino è tra i 300 più belli d' Italia,
caratterizzato da decine di strette viuzze, le tipiche ruelle, che
convergono verso la via principale del Baio, antichissima strada, sulla
quale si susseguono le facciate degli antichi palazzi signorili.
Ai due capi della strada troviamo il castello di Loreto, noto come
Castello Chiola e l' Abbazia di San Pietro apostolo, chiesa madre di
Loreto del 1400.
Loreto ha un nutrito polo museale. Il museo delle ceramiche di Castelli
raccoglie maioliche d' inestimabile valore, frutto della passione del
barone Giacomo Acerbo. L' edificio che lo ospita era una dipendenza di
palazzo Acerbo, ristrutturato appositamente per ospitare la collezione
di maioliche.
Il museo dell' olio è situato nel castelletto Amorotti, singolare
rifacimento neo-gotico di fine 800. L' opificio nacque alla fine del 1800
grazie alla volontà di Raffaele Baldini Paladini che con il suo olio
vinse numerosi concorsi oleari in Italia e in Europa.
Di notevole rilievo è la centenaria tradizione folcloristico-religiosa
di San Zopito, il patrono della cittadina.
Dal 1711 ogni anno il lunedì di Pentecoste si ripete il rituale del bue
bianco che sfila per le vie del centro storico facendo visita ai palazzi
signorili, cavalcato da un bambino vestito da angelo; in segno di
devozione il bovino si inchina davanti alle reliquie del patrono.
estratto da ''Loreto Aprutino, Elisabetta Mancinelli narra storia e
tradizioni'' di Elisabetta Mancinelli
musei civici di Loreto Aprutino
informazioni turistiche su Loreto Aprutino
sito istituzionale Loreto Aprutino